Il clima della zona dove insiste la banca del Germoplasma, viene identificato come clima mediterraneo – montano, tipicamente caratterizzato da un irregolare regime pluviometrico, costituito da estati secche e precipitazioni per lo più concentrate nel periodo autunno-invernale.
I complessi boschivi incidono notevolmente sul clima del territorio nebrodense, che si caratterizza per avere, diversamente dalla costa e dal resto della Sicilia, inverni lunghi e rigidi ed estati calde ma non afose.
Fenomeni come la neve e la nebbia sono assai frequenti e fanno sì che si crei quel giusto grado d’umidità necessaria per l’esistenza di alcuni tipi di bosco. Il lento deflusso delle acque meteoriche verso valle, la condensazione e le piogge occulte favoriscono, infatti, la permanenza del faggio che, grazie alle sue foglie ovali provviste di peluria, è in grado di trattenere l’acqua di condensazione riuscendo a superare i lunghi periodi siccitosi.
La temperatura media annua è di 12-14 °C. circa e le temperature medie più basse, si verificano nei mesi di Dicembre, Gennaio, Febbraio e Marzo, durante i quali possono essere raggiunti, tuttavia, estremi minimi assoluti inferiori allo zero termico.
Luglio ed agosto risultano i mesi più caldi, la temperatura media si aggira intorno ai 20-25° C., rispettivamente.
Nei mesi invernali è presente la neve che raggiunge i 10 – 20 cm. in media di altezza, non si dispone di dati significativi di lunga durata, anche per la mancanza di un numero elevato di stazioni nivometriche.
Temperatura e piovosità, pur costituendo fattori limite alla vegetazione erbacea, rispettivamente in inverno e in estate, non manifestano gli eccessi tipici della bassa collina, dove soprattutto in corrispondenza del periodo estivo, si ha un arresto della vegetazione per mancanza quasi assoluta di precipitazioni.
La piovosità è caratterizzata da una distribuzione irregolare durante tutto l’anno ed in base ai dati desunti dall’atlante di idrologia agraria per la Sicilia, le precipitazioni del comprensorio alto – nebrodense nella media, si aggirano intorno a 1000 -1200 mm./annui, distribuiti prevalentemente per l’80% circa nel periodo autunno-inverno (Ottobre-Aprile).
I fattori climatici, insieme a quelli orografici, costituiscono dei fattori di buona potenzialità per gli insediamenti vegetativi.
Per l’inquadramento dei climi italiani viene normalmente impiegata la classificazione fitoclimatica del Pavari (1916). L’area in esame per come si rileva dai dati riportati rientra sia nella zona fitoclimatica del Fagetum (zona calda) per le parti situate alle quote più elevate, mentre per le restanti zone si rientra nella sottozona fredda della fascia del Castanetum .
Il bioclima secondo RIVAS MARTINEZ rientra nella fascia Mesomediterraneo Subumido inferiore.