E’ passato mezzo secolo da quel 1970, anno in cui veniva istituita la Giornata mondiale della Terra promossa dall’ONU su iniziativa dell’ambientalista e pacifista John McConnell. Dunque, l’#Earth Day 2020 taglia il traguardo dei 50 anni. Nata per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta anche un avvenimento educativo ed informativo.
La Giornata mondiale della Terra si basa sul principio che tutti, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dall’area in cui vivono o dalle condizioni economiche, hanno il diritto etico a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile. E per vendicare questo aspetto fondamentale dell’evento, anno dopo anno sono state tante le manifestazioni in ogni angolo del pianeta.
La Giornata mondiale della Terra 2020, con tema azione per il clima, cade in un momento molto critico e di emergenza a causa della pandemia di Covid-19. Non saranno possibili eventi come manifestazioni, cortei e concerti live, solitamente organizzati in diversi paesi per celebrare l’evento. Tuttavia, celebrare questa giornata proprio ora assume un significato particolare e ci induce a riflettere ancor di più sul rapporto Uomo-Natura.
Quest’anno l’Earth day si evolve per stare al passo con i tempi e con le eccezionali misure lock-down attuate si trasforma in un evento digitale. In questa giornata anche Ignazio Digangi, Direttore della Banca vivente del Germoplasma vegetale dei Nebrodi ha realizzato un video messaggio dove spiega quanto sia importante tutelare e conservare la biodiversità e come questa sia una risorsa importante per la salvezza del pianeta.